Beneficiari sono 50 giovani tra i 18 e i 35 anni coinvolti in percorsi di formazione
La Fondazione Giovanni Paolo II si occupa di accoglienza e integrazione

Prende ufficialmente il via a Villa Pettini di Montevarchi un’iniziativa dal forte valore sociale e umano: si chiama «Semi di Speranza» e sarà presentata oggi nella sede di via di Monsorbi. A promuoverla sono tre realtà da tempo impegnate nel territorio — la Fondazione Giovanni Paolo II, il Punto Famiglia Villa Pettini e l’impresa sociale Qoelet — che hanno scelto di unire le forze per coltivare un sogno comune: costruire una «comunità solidale». Il progetto punta a creare un contesto dove la condivisione di valori, la crescita personale e l’inclusione sociale siano al centro di ogni percorso. Giovani, famiglie e richiedenti asilo saranno i protagonisti di un cammino fatto di formazione, accoglienza e accompagnamento.
I numeri parlano di una comunità già viva e in espansione: saranno coinvolti 50 giovani tra i 18 e i 35 anni in percorsi di formazione e cittadinanza consapevole, 10 richiedenti asilo e rifugiati che troveranno opportunità di integrazione sociale e autonomia lavorativa, e 20 nuclei familiari che riceveranno supporto educativo e sociale. A questi si aggiungono oltre 200
cittadini della comunità locale, che potranno partecipare a eventi, accedere a servizi e prendere parte a iniziative culturali pensate per alimentare il senso di appartenenza e solidarietà. All’interno di Villa Pettini, la Fondazione Giovanni Paolo II prosegue il suo impegno nell’accoglienza e integrazione dei nuclei familiari di richiedenti asilo, offrendo un luogo sicuro e percorsi concreti di inserimento nella comunità. Parallelamente, il Punto Famiglia Villa Pettini — supportato da un gruppo di volontari e dai giovani del progetto Sostare — si dedica alla promozione di esperienze formative, momenti di spiritualità e iniziative di accoglienza, con un’attenzione speciale al coinvolgimento diretto dei ragazzi. A completare il quadro, l’impresa sociale Qoelet che, partendo proprio dagli ospiti di Villa Pettini, costruisce percorsi personalizzati di formazione e integrazione nel mondo del lavoro, con l’obiettivo di favorire l’autonomia e il reinserimento sociale delle persone più vulnerabili. Gli obiettivi sono chiari e ambiziosi: accompagnare i giovani in un percorso di crescita «per e con gli altri», favorire l’inclusione sociale e lavorativa, promuovere formazione professionale e offrire servizi educativi e ricreativi, con uno sguardo attento al sostegno delle famiglie, in particolare dei bambini, dei richiedenti asilo e dei rifugiati. La collaborazione tra queste tre realtà non è nuova: già nel 2023 hanno avviato insieme «Fratelli Tutti – Sognare Insieme», un progetto volto alla stesura di una carta dei valori fondata su tre pilastri: spiritualità, accoglienza ed ecologia integrale.
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