Cooperazione: Martini e mons. Betori, è nella storia Toscana

Cooperazione: Martini e mons. Betori, è nella storia Toscana

23 ottobre 2009

“Esprimo la grande soddisfazione della Regione per questa iniziativa, che permetterà un’opera di grande rilievo sociale, e che si inserisce in una storia consolidata di cooperazione della Toscana e in una storia, anche questa consolidata, di cooperazione con la Conferenza episcopale Toscana, con la quale abbiamo firmato negli anni vari protocolli in diversi settori. Ora aggiungiamo questa nuova iniziativa e ci auguriamo che ce ne siano ancora molte altre in futuro.”

Con queste parole il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, ha commentato la firma del protocollo che impegna Regione Toscana e Conferenza episcopale Toscana alla realizzazione della prima clinica chirurgica pediatrica a Betlemme, nei territori dell’autonomia Palestinese. Martini ha ricordato anche le tante iniziative di cooperazione che la Toscana svolge in Palestina, e oltre a ringraziare l’arcivescovo Giuseppe Betori e il vescovo Luciano Giovannetti, per l’impegno profuso, ha voluto ricordare l’attività svolta dall’assessore Massimo Toschi, oggi assente per altri impegni all’estero, sempre sul versante della cooperazione. Toschi sarà presente a Betlemme il 27 ottobre per la posa della prima pietra della nuova clinica. L’arcivescovo Betori ha precisato che i fondi, pari a 1 milione e mezzo, che in questo momento la Cei destina alla clinica, provengono dall’8 per mille ed in particolare dal capitolo dedicato allo sviluppo. “Per l’intera operazione – ha aggiunto – sono necessari 5 milioni di euro. Abbiamo già alcuni contatti, ma devo dire che in generale in Toscana abbiamo registrato sempre molta attenzione per questi progetti sia da parte delle istituzioni, sia da parte imprenditoriale e della società civile.”

L’arcivescovo Betori ha concluso con queste parole: “Ringrazio la Regione Toscana che si fa attenta alle situazioni di povertà e sofferenza presenti nel mondo. Questo rientra in un atteggiamento di queste terre che, nella loro storia, si sono sempre proiettate verso una visione ampia del mondo, esportando un tempo capitali (“la Toscana banca del mondo”) che generavano nuove ricchezze, oggi condividendo nuovamente “capitali sociali” che contribuiscono a creare situazioni di pace e sviluppo fra i popoli. Le Chiese toscane sono liete di fare da ponte per questa generosità.” Il vescovo di Fiesole, Luciano Giovannetti, che in quanto presidente della Fondazione Giovanni Paolo II, coordinerà i lavori, ha detto, rispondendo alla domanda di un giornalista, che si conta di avere pronta la clinica nel giro di 2 anni.

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