La lezione del Mediterraneo

La lezione del Mediterraneo

Trentasette giovani provenienti da 18 Paesi si sono riuniti a Firenze per insediare il Consiglio dei giovani del Mediterraneo. Incontrando il cardinale Bassetti, hanno ricevuto l’augurio di non aver paura di idealità pure come pace, giustizia e solidarietà, e di studiare la Carta di Firenze.

Firenze, 28 luglio 2023 – Trentasette giovani provenienti da 18 diversi Paesi hanno dato vita nei giorni scorsi ai primi incontri del Consiglio dei giovani del Mediterraneo, che si è insediato ufficialmente a Firenze alla presenza fra gli altri del sindaco, Dario Nardella, del cardinale arcivescovo Giuseppe Betori e di monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della Conferenza episcopale italiana. A fare gli onori di casa, nella parentesi romana, che ha preceduto la cerimonia inaugurale fiorentina, Emanuela Gitto, vicepresidente giovani dell’Azione cattolica e don Gianluca Marchetti, sottosegretario della Cei. Assieme a loro anche Gabriele Pecchioli e Patrizia Giunti a nome delle quattro realtà alle quali è stato affidato dai vescovi italiani questo progetto, varato durante i lavori del Convegno dei vescovi del Mediterraneo, che si è tenuto a Firenze dal 23 al 27 febbraio dell’anno scorso: la Fondazione Giovanni Paolo II, la Fondazione La Pira, il Centro Internazionale Studenti La Pira e l’Opera per la gioventù La Pira. Particolarmente interessante l’incontro con il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente emerito della Cei. “Anche se non vi conosco – ha esordito il cardinale marradese nel suo saluto – io vi sento ‘famiglia’ perché viviamo tutti in ‘Paesi’ confinanti fra loro e bagnati da questo stupendo mare, il mare Mediterraneo, il mare nostrum come lo chiamavano i Romani”.

“Siamo fra noi ‘rivali’ il che non significa nemici, ma prossimi, vicini, abitanti cioè dell’altra riva. Come vecchio vescovo, dell’età dei vostri nonni, io vi faccio un augurio per la vostra vita, per i vostri sogni e per il vostro futuro: non abbiate mai paura di essere carichi di ‘utopie’, cioè di idealità purissime: la pace, la giustizia, la solidarietà. Sono temi che si racchiudono tutti in una parola: libertà”. E per questo ha affidato loro come compito quello di studiare bene la Carta di Firenze, firmata il 26 febbraio 2022 dai sindaci e dai vescovi dell’area Mediterranea. A conclusione il Cardinale ha citato le parole “del grande sindaco di Firenze, Giorgio La Pira. Furono pronunciate il 19 febbraio 1960: ad esse io mi sono ispirato per i due convegni di Bari – febbraio 2020 – e Firenze – febbraio 2022. “Noi crediamo che il Mediterraneo sia ancora oggi ciò che era in passato: una fonte inesauribile di creatività, un vivace e universale focolaio che irradia l’umanità e la sostiene con la luce della conoscenza, la grazia della bellezza e il calore della fraternità”.

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